Il 18 aprile scorso, Fise Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) ha promosso a Roma l’evento “No rifiuti, Si impianti. Economia circolare per la sostenibilità”. Proponiamo il testo dell’intervento con cui Chicco Testa, presidente dell’Associazione, ha aperto i lavori del convegno e presentato il rapporto “Per una Strategia Nazionale dei rifiuti"
Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia) ha presentato a Roma, lo scorso 10 aprile, il Rapporto sul recupero energetico da rifiuti in Italia, realizzato in collaborazione con il Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), da cui risulta che nel nostro paese sono presenti 142 impianti di digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di depurazione e 37 inceneritori, quasi tutti al Nord. “È necessaria una strategia nazionale che limiti il trasporto fra diverse regioni e le esportazioni, abbattendo le emissioni di CO2”, hanno affermato i rappresentanti di Utilitalia, sottolineando come vi sia, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, una carenza impiantistica e come, se non si inverte questa tendenza, il nostro paese continuerà a ricorrere in maniera eccessiva allo smaltimento in discarica, che attualmente ammonta al 23%, mentre le direttive Ue impongono di scendere sotto al 10% entro il 2035. “Aumentare la capacità di trattamento degli impianti è quindi fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti”, ha sostenuto Utilitalia nel corso della presentazione, “perché la raccolta differenziata produce scarti che vanno smaltiti nella maniera ambientalmente più corretta e perché il recupero energetico – con conseguente produzione di energia rinnovabile – evita lo smaltimento in discarica”. Pubblichiamo uno dei testi introduttivi del Rapporto che illustra in modo essenziale il ruolo della termovalorizzazione nell’economia circolare secondo la UE.
L’autore, che ha avuto responsabilità di governo e operative negli scorsi decenni, racconta la sua versione su quando, come e perchè la città di Roma e la Regione Lazio hanno rinunciato a governare la gestione dei rifiuti.
La Capitale non ha impianti di smaltimento e non ne vuole. E La Ciociaria si becca l’ampliamento di Roccasecca con il placet della Regione Lazio e del Governo.
Ascolta i canti delle principali specie di uccelli presenti nelle "Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della foce del Fiume Crati" gestite dagli Amici della Terra.
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