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SECONDO FEDERAMBIENTE

I costi della raccolta differenziata

Scritto il .

di: Vito Iaboni
Vito Iaboni ha assistito per noi alla presentazione degli ultimi documenti ufficiali forniti da Federambiente sui costi della raccolta differenziata e ce ne propone una sintesi utile e interessante. L’approccio seguito dai documenti e le cifre fornite, tuttavia, non consentono, a nostro avviso, di descrivere la situazione in modo esaustivo. Vengono, ad esempio, forniti dati su come mettere a punto i confronti tra regioni ed un sistema altamente tecnologico per valutare comportamenti che possano essere premiati, ma rimane il punto di fondo se questi comportamenti siano utili e giustificati. Rimane da verificare l’effettivo riciclo, individuare la reale destinazione delle frazioni raccolte separatamente e dei ricavi o dei costi addizionali che si verificano in basa a tale destino; non sono quindi ancora possibili bilanci complessivi delle gestioni né confronti appropriati fra diverse soluzioni adottate per la chiusura dei cicli. Con questo articolo, ci proponiamo dunque di aprire una discussione e di sollecitare l’esposizione di dati più completi e confrontabili da parte dei gestori dei servizi.


 

I dati presentati da Federambiente derivano dall’elaborazione di una serie di costi relativi all’anno 2012, articolati secondo modalità organizzative ed economiche. L’obiettivo è quello di stimare un sistema di costi utilizzabile come base di confronto sia per le imprese sia per i decisori politici.

In Italia la produzione dei rifiuti urbani, secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), è passata dalle 32.541 kt del 2007 alle 29.962 kt del 2012 con una riduzione di circa l’8%. Nello stesso periodo la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è passata da 8.960 kt 11.965 kt con un incremento pari a circa il 33%.

Il campione rappresentativo delle aziende coinvolte nello studio, per il 2012, ha riguardato 8.046 kt di rifiuti urbani e 3.218 kt di rifiuti differenziati. Nello stesso periodo la percentuale della raccolta differenziata, a livello nazionale, è stata pari al 40%, mentre quella delle aziende campione è stata pari al 47%.

Le frazioni esaminate nello studio (carta e cartone, plastica, vetro, metalli, legno) a livello nazionale sono raccolte per 6.380 kt. Le aziende campione (figura 1), sia monoutility sia multiutility, hanno raccolto 1.454 kt risultando rappresentative del 23% su base nazionale (tabella 1).

Per quanto riguarda la rappresentatività percentuali delle frazioni raccolte quella del campione e quella nazionale, esse non sono del tutto coincidenti.

In termini di rappresentatività macroregionale la situazione è sintetizzata in figura 2 nella quale si evidenzia la predominanza del Nord (71%), seguita dal Centro (22%) ed infine dal Sud e Isole (7%).

Elaborazione su fonte Bain & Company

 

Tabella 1 – Quantità rappresentative delle frazioni raccolte

Descrizione

u.m.

Plastica

Vetro

Carta e cartone

Legno

Metalli

Totale

Quantità

kt

143

256

849

162

44

1.454

Rappresentatività del campione

%

10

18

58

11

3

100

Rappresentatività nazionale

%

13

25

48

10

4

100

Elaborazione su fonte Bain & Company

 

Elaborazione su fonte Bain & Company

 

Le modalità di raccolta esaminate evidenziano come il sistema si sia spostato verso la raccolta di tipo porta a porta (tabella 2), passata dal 28% del 2007 al 49% del 2012.

Tabella 2 - Modalità di raccolta della raccolta differenziata

2007

2012

Aziende coinvolte

Raccolta stradale

Porta a porta

Aziende coinvolte

Raccolta stradale

Porta a porta

4.496

72%

28%

5.527

51%

49%

Elaborazione su fonte Bain & Company

Gli elementi economici ( tabella 3) delle varie voci di costo sono: i “costi del personale”che incidono per il 66%, a seguire i “costi di gestione dei veicoli” che incidono per il 26% e gli “altri costi” che incidono per l’8%; elementi questi che portano ad un aumento dei costi totali nel periodo dal 2007 al 2012 al 24%.

Tabella 3 - Dinamica incremento dei costi della raccolta differenziata

Descrizione

Incidenza media

Incremento 2007-2012

Medio annuo

Totale

Costi del personale (1)

66%

4,9%

27%

Costi gestione dei veicoli (2)

26%

3,7%

20%

Altri costi (3)

8%

2,3%

12%

Totale costi (4)

 

4,4%

24%

Elaborazione su fonte Bain & Company

Note:

(1) Elaborazioni su Rapporto Federambiente “Occupazione e costo del lavoro 2012”

(2) ISTAT (Servizi relativi ai trasporti)

(3) ISTAT (Prezzi medi al consumo)

(4) Non sono inclusi i costi generali e i costi delle fasi successive di raccolta

Il costo medio del servizio di raccolta differenziata è cresciuto, per effetto combinato dell’inflazione e dei maggiori costi della raccolta porta a porta, dai 134 €/t del 2007 ai 183 €/t del 2012 (tabella 4), corrispondente ad un incremento di circa il 37%.

Per quanto riguarda il dettaglio dei costi (2007-2012) e l’evoluzione del valore del contributo CONAI si nota che ai significativi incrementi di costo della raccolta differenziata delle frazioni individuate, non hanno fatto seguito maggiorazioni conseguenti dei corrispettivi riconosciuti nell’ambito dell’accordo quadro ANCI-CONAI.

 

Tabella 4 - Evoluzione del costo delle principali frazioni della raccolta differenziata e i relativi contributi CONAI

 

 

 

2007

2012

Variazione

 

 

 

€/t

€/t

%

Imballaggi (media carta, plastica, vetro)

134

183

37

Carta selettiva

Costo medio raccolta

137

191

39

Contributo medio CONAI

90

93,1

3

Carta congiunta

Costo medio raccolta

130

185

42

Contributo medio CONAI

19,7

20,3

3

Plastica

Costo medio raccolta

300

370

23

Contributo medio CONAI

200,5

225,3

12

Vetro

Costo medio raccolta

80

108

35

Contributo medio CONAI

29,9

31

4

Elaborazione su fonte Bain & Company

Viene registrata la maggiore onerosità (del 40%) del modello porta a porta 245 €/t rispetto al sistema di tipo stradale 143 €/t. Le differenze riscontrabili nei costi sono determinate da diverse variabili; tra queste la principale è costituita dalla dimensione dei comuni: il costo per unità di peso è minimo 152 €/t per i comuni con meno di 50.000 abitanti e massimo 264 €/t per quelli con oltre 500.000 abitanti nelle grandi città.

Infine si pone l’accento sul fatto che in alcune realtà sono state introdotte modalità innovative nella gestione della raccolta differenziata; ad esempio nei sistemi stradali coperti è prevista, tramite uno strumento elettronico, l’apertura/chiusura dei contenitori e relativa registrazione dei conferimenti, consentendo forme di premialità per gli utenti più virtuosi.

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