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MACRONUMERI SUI RIFIUTI IN EUROPA

Statistiche reticenti

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di: Vito Iaboni
Lo strumento legislativo relativo alle statistiche sui rifiuti nell'Unione Europea è il Regolamento (CE) n. 2150/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2002. Secondo i più recenti dati del 2010 che sono stati comunicati ad Eurostat dalle fonti nazionali, la situazione dei rifiuti nell’EU-27 risulta caratterizzata da una produzione di circa 2.570 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, speciali e pericolosi. Questo valore corrisponde in media, per i 27 Paesi dell’Unione Europea, a 5.128 kg pro capite annui (tenendo presente le grandi differenze tra paese e paese). Per quel che riguarda il trattamento dei rifiuti, al netto delle perdite di processo, stoccaggi provvisori, ecc., i dati Eurostat riportano circa 2.440 milioni di tonnellate di rifiuti trattati nel 2010. Questo ammontare è inferiore del 5% rispetto alla quantità prodotta per un complesso di ragioni che possono essere errori di registrazione e di campionamento, perdite di processo durante i trattamenti, messa in riserva ecc., corrispondenti ad una quantità media di 4.869 kg procapite. I rifiuti raccolti sono avviati allo smaltimento e al recupero secondo le seguenti modalità: 2.347 kg a smaltimento, 2.246 kg a recupero ed infine 276 kg all'incenerimento. Si tenga presente che sotto la categoria smaltimento si intendono una serie di destinazioni come indicato nell’allegato della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C272 E/116 del 9.11.2006 (come: discarica, lagunaggio, trattamenti biologici, ricondizionamento, deposito preliminare ecc). Purtroppo questa classificazione statistica dei rifiuti non corrisponde sempre a quella dei vari paesi e può ingenerare interpretazioni non esatte da parte degli interlocutori e della popolazione.


 

Premessa
Il Regolamento CE n. 2150/2002 [1] impone ai Pesi Membri dell’Unione Europea di fornire con cadenza biennale le informazioni relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti (recupero e smaltimento). Tali informazioni fonte Eurostat [2], presentate nel presente lavoro, per anno 2010 (ultimi dati disponibili), sono riferite ai Paesi Membri dell’Unione Europea, indicati nel seguito come UE-27.

 

Produzione dei rifiuti
La produzione dei rifiuti (tabb 1 e 2), derivanti dalle attività economiche e domestiche è pari a circa 2.570 milioni di tonnellate, valore inferiore a quello del 2004 (2.620 milioni di tonnellate), del 2006 (2.638 milioni di tonnellate) e superiore a quello del 2008 (2.491 milioni di tonnellate) - L’Italia si attesta a circa 179 milioni di tonnellate.

Di tale produzione circa 94,5 milioni di tonnellate (3,7%) sono rifiuti pericolosi - L’Italia si attesta a circa 6,7 milioni di tonnellate (3,7%).

Ciascun abitante dell'UE-27 ha prodotto mediamente 5.128 kg di rifiuti, di cui 189 kg ascrivibili ai rifiuti pericolosi - Ciascun abitante dell’Italia ha prodotto mediamente 2.967 kg di rifiuti, di cui 110 kg ascrivibili ai rifiuti pericolosi.

Nelle tabb 1 e 2 e figg 1 e 2 sono riportati, secondo l'attività economica principale NACE rev. 2 (Nomenclatura generale delle Attività Economiche nella Comunità Europea) [3], i quantitativi dei rifiuti prodotti. Tali valori, accorpati e ripartiti secondo le attività economiche sopra menzionate, sono i seguenti:

- Agricoltura, silvicoltura e pesca (sezione A della NACE) circa 40 milioni di tonnellate (1,5%). Tale quota relativamente modesta è attribuibile, almeno in parte, all'esclusione del letame e delle deiezioni liquide (riutilizzati in agricoltura come fertilizzanti e ammendanti) - L’Italia si attesta a circa 0,35 milioni di tonnellate (0,2%).

- Attività estrattive miniere e cave (sezione B della NACE) circa 727 milioni di tonnellate (28,3%). Gran parte dei rifiuti prodotti è costituita da rifiuti minerali o terreni (terra estratta, rifiuti da costruzioni stradali, residui provenienti da operazioni di dragaggio, rocce di scarto, ecc.) - L’Italia si attesta a circa 1.263 milioni di tonnellate (0,7%).

- Settore manifatturiero (sezione C della NACE) circa 280 milioni di tonnellate di rifiuti (10,9%) - L’Italia si attesta a circa 43 milioni di tonnellate (24,1%).

- Settore energetico (sezione D della NACE) circa 85 milioni di tonnellate (3,3%) - L’Italia si attesta a circa 3 milioni di tonnellate (1,7%).

- Comparto delle costruzioni (sezione F della NACE ) circa 855 milioni di tonnellate (33,3%) - L’Italia si attesta a circa 70 milioni di tonnellate (38,9%).

- Altre attività sezioni della NACE: E (fornitura acqua), G (commercio all’ingrosso e dettaglio) e U (attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali) circa 363 milioni di tonnellate (14,1%) - L’Italia si attesta a circa 29 milioni di tonnellate (16,2%).

- I rifiuti urbani circa 221 milioni di tonnellate (8,6%) - L’Italia si attesta a circa 32,5 milioni di tonnellate (18,1%).

Vengono registrate forti differenze tra i paesi dell’UE-27 riguardo alle quantità di rifiuti prodotti: la quota più elevata spetta alla Germania (14,1%), seguita dalla Francia (13,8%), dal Regno Unito (13%) e dall’Italia (7%) che tutti assieme incidono in termini di produzione per il 47,9%.

Tali valori possono anche essere espressi in rapporto alla produzione pro capite (fig. 3); in tal caso, la Lettonia risulta il paese tra gli Stati membri dell'UE che ha prodotto il quantitativo meno elevato di rifiuti 665 kg, mentre la Bulgaria il quantitativo più elevato di rifiuti 21.931 kg.

Si ritiene che alcune delle marcate differenze riscontrabili siano riconducibili alle differenti strutture economiche.

Ad esempio, sul livello elevato di rifiuti prodotti in Bulgaria incidono in gran misura i rifiuti minerali derivanti dalle attività estrattive (carbone e lignite, minerali metallici e non metallici).

Altresì quantitativi particolarmente elevati di rifiuti minerali sono prodotti dalle attività estrattive in Romania, Svezia, Finlandia ed Estonia; mentre nel Lussemburgo gli elevati livelli di rifiuti prodotti sono attribuibili alle attività di costruzione. 

Tabella 1 – Produzione totale dei rifiuti nella UE 27 - Anno 2010 (t * 1.000)

 

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

Figura 1 – Produzione totale dei rifiuti nella UE 27 - Anno 2010 (t * 1.000)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 2 – Produzione totale dei rifiuti in Italia - Anno 2010 (t * 1.000)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Tabella 2 – Produzione pro capite dei rifiuti nella UE 27 - Anno 2010 (kg)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 3 – Produzione pro capite dei rifiuti nella UE 27 - Anno 2010 (kg)


Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Nella tabella 3 e nella figura 4 sono riportati i quantitativi di produzione dei rifiuti nell’UE-27, classificati in “rifiuti non minerali” e “rifiuti minerali”. In sintesi tali valori, ripartiti secondo le suddette categorie, vengono nel seguito riportati:

- Rifiuti non minerali - Pari a circa 910,5 milioni di tonnellate rappresentano il 35,5% del totale, pressoché gli stessi del 2008 e rispetto al 2004 e il 2006 con circa 39 milioni di tonnellate in meno. Esprimendo tali dati in rapporto alla produzione pro capite, risulta che ognuno degli abitanti dell'UE-27 ha prodotto mediamente 1.817 kg di rifiuti non minerali, quantitativo compreso tra i 613 kg della Lettonia e gli 8.556 kg dell’Estonia (principalmente rifiuti da combustione pericolosi, rifiuti pericolosi chimici, residui di raffinazione e dell'incenerimento di scisti bituminosi) – L’Italia si attesta a 1.548 chilogrammi pro capite.

- Rifiuti minerali - Pari a circa 1.656 milioni di tonnellate rappresentano il 64,5% del totale. Esprimendo tali dati in rapporto alla produzione pro capite, risulta che ognuno degli abitanti dell'UE-27 ha prodotto mediamente 3.304 kg di rifiuti minerali, quantitativo compreso tra i 55 kg in Lettonia e i 20.215 kg in Bulgaria – L’Italia si attesta a 1.412 chilogrammi pro capite.

 

Tabella 3 – Produzione totale e pro capite dei rifiuti non minerali e minerali nella UE 27 - Anno 2010

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 4 – Produzione pro capite dei rifiuti non minerali e minerali nella UE-27 – Anno 2010 (kg)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Nel 2010 nell'UE-27 sono stati prodotti circa 94,5 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi (tabella 4 e figura 5) più che nel 2004 (89 milioni di tonnellate), ma meno che nel 2006 (101 milioni di tonnellate) e nel 2008 (98 milioni di tonnellate). Rapportando tali dati alla popolazione, risulta che ognuno degli abitanti dell'UE ne ha prodotti 188 kg - L’Italia con circa 6,7 milioni di tonnellate si attesta a 110 chilogrammi pro capite.

Il valore elevato dell’Estonia pari a circa 6,7 tonnellate pro capite è attribuibile in larga misura agli scisti bituminosi e quelli della Bulgaria pari a circa 1,8 tonnellate pro capite all'estrazione del minerale di rame. 

Tabella 4 – Produzione dei rifiuti pericolosi nella UE 27 - Anno 2010

 

Figura 5 – Produzione pro capite dei rifiuti pericolosi nella UE 27 - Anno 2010 (kg)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Gestione dei rifiuti
Nel 2010 nell'UE-27, al netto delle perdite di processo, stoccaggi provvisori, ecc., sono stati gestiti rifiuti per circa 2.366 milioni di tonnellate (compresi anche quelli importati) e circa 74 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi. La tabella 5 e le figg 6 e 7 riportano le informazioni riguardo il tipo di operazione di trattamento eseguita, mentre la tabella 6 e le figg 8 e 9 riportano le stesse informazioni per i rifiuti pericolosi.

- Commenti alla tabella 5 - Quasi la metà dei rifiuti circa 1.141 milioni di tonnellate (48,2%) sono stati avviati ad operazioni di smaltimento diverse dall'incenerimento (principalmente collocamento in discarica), ma anche, in piccola parte, allo smaltimento di rifiuti minerari in miniera e nei pressi dei siti minerari. Circa 1.096 milioni di tonnellate (46,3%) dei rifiuti sono stati sottoposti ad operazioni di recupero (diverse dal recupero energetico). Le restanti circa 1,4 milioni di tonnellate (5,4%) di rifiuti sono stati avviati all'incenerimento (con o senza recupero energetico).

- Commenti alla tabella 6 - Quasi la metà dei rifiuti circa 35 milioni tonnellate (47,7%) sono stati avviati ad operazioni di smaltimento diverse dall'incenerimento. Circa 29 milioni di tonnellate (39,2%) di rifiuti sono stati sottoposti a operazioni di recupero (diverse dal recupero energetico). Le restanti circa 10 milioni di tonnellate (13,2%) di rifiuti sono stati avviati all'incenerimento (con o senza recupero energetico).

 

Tabella 5 – Modalità di gestione dei rifiuti nell’UE-27 Anno 2010

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 6 – Modalità di gestione dei rifiuti nell’UE-27 – Anno 2010 (t * 1.000)


Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 7 – Modalità di gestione dei rifiuti in Italia – Anno 2010 (t * 1.000)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Tabella 6 – Modalità di gestione dei rifiuti pericolosi nell’UE-27 - Anno 2010

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

 

Figura 8 – Modalità di gestione dei rifiuti pericolosi nell’UE-27 – Anno 2010 (t * 1.000)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Figura 9 – Modalità di gestione dei rifiuti pericolosi in Italia – Anno 2010 (t * 1.000)

Elaborazione su fonte EUROSTAT [2]

 

Bibliografia

[1] Regolamento (CE) n. 2150/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2002 relativo alle statistiche sui rifiuti (Testo rilevante ai fini del SEE)

[2] Eurostat - Sito Web

[3] NACE - Sito Web

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