Al Senato il decreto legislativo per l’efficienza energetica degli edifici
La commissione industria del Senato ha iniziato l’esame dello schema di decreto legislativo con cui il governo intende recepire, entro la scadenza del 10 marzo, la direttiva europea 2018/844 sull’efficienza e la prestazione energetica nell’edilizia.
La nuova direttiva, che ha modificato le precedenti del 2010 e del 2012, impone agli Stati di elaborare strategie nazionali a lungo termine per sostenere la ristrutturazione efficiente di edifici pubblici e privati, con l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’Ue dell’80-85% entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990. Le strategie nazionali dovranno seguire tabelle di marcia per raggiungere l’obiettivo, con tappe intermedie per il 2030 e il 2040. Saranno messi a punto anche indicatori misurabili per monitorare l’attuazione delle strategie nazionali.
La nuova direttiva introduce requisiti sulla mobilità elettrica per gli edifici di nuova costruzione e per quelli in ristrutturazione, che prevedono la presenza di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici negli edifici in cui saranno presenti più di dieci posti auto. Sarà inoltre necessario installare infrastrutture di cablaggio per la ricarica di veicoli elettrici nei nuovi edifici residenziali e in quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Viene introdotto un “indicatore d’intelligenza”, un nuovo strumento che misura la capacità degli edifici di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti.
Sia i nuovi edifici che gli esistenti in cui verranno rimpiazzati i generatori di calore dovranno essere dotati di dispositivi automatizzati per regolare i livelli di temperatura, mentre saranno inasprite le norme sull’ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento e sull’automazione degli edifici.
Lo schema di decreto legislativo del governo delinea i criteri per la predisposizione della Strategia di ristrutturazione a lungo termine del parco immobiliare, “al fine di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione, efficace in termini di costi, degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero”.
Lo schema di decreto inoltre aggiorna i criteri generali per la definizione della metodologia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica degli edifici, con le nuove disposizioni introdotte dalla direttiva europea del 2018, come l'integrazione delle infrastrutture per la mobilità elettrica negli edifici nuovi e sottoposti a ristrutturazione, nonché le disposizioni relative agli interventi di sostituzione degli impianti tecnici negli edifici.
Viene anche previsto un decreto del Presidente della Repubblica volto a disciplinare esercizio, conduzione, controllo, ispezione e manutenzione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, e per la preparazione dell'acqua calda sanitaria.
Lo schema di decreto subordina la concessione di eventuali incentivi per la promozione del miglioramento della prestazione energetica degli edifici al rispetto di alcuni criteri che assicurino l'efficacia dello strumento, anche in un'ottica di uso razionale delle risorse pubbliche.
Infine, viene prevista l'istituzione del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, finalizzato a favorire la conoscenza del parco immobiliare nazionale e a offrire attività di supporto ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione, al fine di stimolare l'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici.