Nel 2019 pagati in bolletta 11,4 miliardi di incentivi per le rinnovabili elettriche
Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha presentato il suo Rapporto delle attività 2019 e una sua Sintesi, da cui risulta che lo scorso anno ha speso 12,9 miliardi di euro per l'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in calo rispetto ai 13,4 miliardi di euro del 2018 per la minor produzione idroelettrica e la scadenza degli incentivi di alcuni impianti.
1,3 miliardi sono stati spesi per l'efficienza energetica e le rinnovabili termiche, 800 milioni per i biocarburanti, mentre i proventi derivanti dalle aste di CO2 nell'ambito del meccanismo europeo ETS sono stati pari a 1,3 miliardi.
Per quanto riguarda in particolare gli incentivi alle rinnovabili elettriche, i costi sostenuti dal Gse sono stati in parte compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell'energia elettrica ritirata dagli impianti incentivati: nel 2019 il Gse ha venduto sul mercato elettrico 28,6 TWh, realizzando un ricavo di 1,5 miliardi di euro. La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato un onere sulla componente Asos della bolletta elettrica per il 2019 pari a 11,4 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto agli 11,6 miliardi di euro del 2018.
Nel 2019 l’Italia ha prodotto oltre 3 kWh su 10 con le fonti rinnovabili (circa 115 TWh di energia elettrica da Fer) e 10,7 Mtep di energia termica. Risultano in esercizio circa 900.000 impianti relativi alle fonti rinnovabili elettriche, per una potenza complessiva di quasi 55.500 MW. Di questi, più di 880.000 sono fotovoltaici, oltre 5.600 sono eolici, i restanti riguardano le altre fonti: idraulica, geotermica, bioenergie.