Tags: Scienze

IL BOSONE DI HIGGS

L’ultima particella. O la prima?

Scritto il .

di: Domenico Grimaldi
Soddisfazione generale per il bosone: ce l’ha fatta finalmente ad essere osservato. Ora noi ci aspetteremmo una “spending review”: vorremmo sapere una buona volta quali sono le priorità del paese e quali obiettivi vanno invece rinviati, ridimensionati o abbandonati. Chissà che sorprese!


E’ così, 50 anni dopo essere stato ipotizzato, il “bosone di Higgs” (nome scientifico), detto anche “particella di Dio “ (nome pubblicitario), che alcuni già chiamano “l’ultima particella” (nome popolare), è stato osservato. Le probabilità che si tratti di una osservazione erronea è stata calcolata essere poco meno di 1 contro un milione.

Alcuni fisici sono enfatici. Il Prof. Themis Bowcock (Liverpool): “Per i fisici, è l’equivalente di Colombo che scopre l’America”. Altri sono più accorti. Il Prof. Higgs in persona: “Sono molto sorpreso che sia avvenuta [l’osservazione] durante la mia vita …”. Alcuni cercano di spiegare: “Non è come se avessimo trovato il mignolo già conoscendo le altre quattro dita, è come se avessimo trovato il cuore.” (Peter Clarke, Edinburgh).

Ma nessuno riesce a spiegarci il perché di questa valutazione di importanza da parte dei fisici delle particelle. Nella conferenza stampa a Ginevra, alle domande su quanto siano state giustificate le spese per la grande macchina che ha permesso questi esperimenti, non viene data una risposta articolata. In Italia, il Ministro della pubblica istruzione e ricerca plaude.

Noi siamo contenti che si sia arrivati ad un punto (quasi) fermo che conferma la teoria. I soldi (tanti, forse troppi) almeno hanno portato a dei risultati. Adesso però è il caso di fare un po’ di “spending review”: se i costi sono troppi e se i costi sono giustificati. Niente tagli lineari e niente finanziamenti a pioggia. Se per l’Italia, la continuazione del CERN è considerata essenziale, lo si dica; e si dica pure quali altri obiettivi sono essenziali e obbligatori e quali no.

Non è per mettere scienziati contro scienziati. Ma per sapere una buona volta quali sono le priorità, cosa serve di più o prima, e se lo sappiamo far bene. Il che comporta anche stabilire cosa serve di meno o più tardi, e cosa non sappiamo far bene. E se i costi sono giustificati. Grande scienza, grande macchina, grande review.

Ma poi, è l’ultima particella o la prima? O magari una particella che si moltiplica come i pani e i pesci. C’è una teoria che dice sia già successo …

Stampa