Tags: Biodiversità
INSETTI PARASSITI
L’Evoluzione Vicina Vicina.
- di: Francesco Suman
- Esapolis, il museo vivente degli insetti, inaugura Parassitopolis, la prima esposizione interattiva sul mondo dei parassiti. Una nuova nicchia va dunque ad arricchire l'ecosistema di un museo nato per ospitare la più importante stazione bacologica italiana e poi cresciuto fino a diventare, assieme alla Butterfly Arc, il più importante percorso naturalistico nel micromega mondo degli insetti in Italia. La presentazione è tratta da Il Bo, il giornale dell’Università degli Studi di Padova.
Esapolis nasce nel 2008, grazie a un progetto dell'amministrazione della provincia di Padova che recupera l'antico edificio dell'istituto per la bachicoltura e dona alla città di un nuovo centro di divulgazione scientifica, capace di offrire percorsi didattici per i ragazzi delle scuole e per le famiglie, mantenendo viva l'attenzione alla conservazione della biodiversità e alla ricerca.
Parassitopolis è stata realizzata grazie a un finanziamento ottenuto con bando POR FESR 2014-2020 (Programma operativo regionale per il fondo europeo di sviluppo regionale) e al contributo di partner e collaboratori quali l’università di Padova, l’accademia delle scienze di Mosca, la Regione Veneto, la Provincia di Padova e molti altri. A dicembre era già stata presentata la nuova sala cinema quadridimensionale con effetti speciali in alta definizione.
“Questa esposizione ci parla di un mondo per molti versi ancora sconosciuto e sorprendente” ha detto Enoch Soranzo, presidente della Provincia di Padova. “Abbiamo sempre investito nelle strutture museali perché crediamo che possano essere veri e propri luoghi da vivere con proposte di attività didattiche, educative, di intrattenimento culturale”. E aggiunge: “Padova è la quarta città d'arte in Italia, è bene ricordarlo e questo progetto permette di tenere insieme il sistema museale padovano e fare rete. Si tratta di un'offerta che abbraccia università, industria e imprese, è un'attrazione turistica e un'occasione per imparare”.
Parassitopolis si articola in due nuove sale. La prima è una sala laboratorio equipaggiata con moderni stereoscopi e microscopi biologici collegati a monitor, dove è possibile vedere ad esempio l'infezione da Trypanosoma, un protozoo dal corpo fusilliforme che può colpire anche l'uomo. La seconda è una sala ricca di pannelli interattivi in cui sono inserite le diverse tipologie di parassiti: quelli che attaccano l'uomo, quelli che possiamo trovare in casa, i parassiti degli animali e i parassiti preistorici. Molti parassiti infatti si sono evoluti con noi, in un percorso lungo milioni di anni. “Nel corso della nostra evoluzione abbiamo perso il pelo corporeo e con esso i parassiti che lo infestavano” ha detto Enzo Moretto, direttore di Esapolis e responsabile scientifico di Butterfly Arc. “Ma quando abbiamo iniziato a vestirci di pelli animali sono tornati anche parassiti come pulci e pidocchi. I parassiti poi hanno condizionato anche la nostra storia recente: l'esercito di Napoleone nella campagna russa ha perso mezzo milione di uomini a causa di infezioni da parassiti. Oggi si viaggia molto e si può incorrere in malattie infettive esotiche, pensiamo al recente caso della zanzara Zika, vettore di una malattia virale”.
All'interno della sala vi è anche una sezione a “luci rosse” dove sono illustrate alcune “malattie imbarazzanti” come l'infezione da Pthirus pubis, note anche come piattole, o quella da Wuchereriabancrofti, un verme nematode che provoca l'elefantiasi, ovvero un abnorme ingrossamento delle gambe, nelle donne, e dei testicoli negli uomini.
Ma Esapolis, oltre a curare la didattica e l'intrattenimento, dedica anche spazio alla ricerca. Proprio accanto alle sale di Parassitopolis è situato un laboratorio diretto da Lucia Regolin, docente del dipartimento di Psicologia generale, dove viene studiato il sistema cognitivo di due specie di ragni saltatori, il Phidippus regius, originario della Florida, e il Menemen semilimbatus, autoctono. “Questi ragni sono detti saltatori perché per catturare le loro prede non costruiscono la tela, ma ci saltano letteralmente addosso” ha spiegato Massimo De Agrò, dottorando della professoressa Regolin, che con la sua supervisor e il direttore Enzo Moretto ha già pubblicato un articolo su Animal Behavior and Cognition. “Questi ragni dunque devono avere un sistema visivo molto sviluppato e noi siamo interessati a capire come lo usano e come funziona. Adesso siamo nella fase cosìddetta di addestramento, stiamo loro insegnando a riconoscere stimoli visivi che presentiamo loro su uno schermo: se rispondono allo stimolo corretto diamo loro una ricompensa. Io sono interessato a comprendere le loro capacità di apprendimento e di cognizione spaziale”. Oltre a Massimo il laboratorio è gestito da altri 4 studenti tirocinanti: una biologa, due psicologi e un'etologa. “Il direttore Enzo Moretto è stato entusiasta nel darci a disposizione questo spazio. Per noi Esapolis è diventata una seconda casa” ha aggiunto Massimo De Agrò “oltre a lavorare ai nostri esperimenti diamo una mano al museo, anche per gli eventi di inaugurazione come Parassitopolis”.