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GESTIONE DEI RIFIUTI

Zero Sprechi, per un’Economia Veramente Circolare

di: Sergio Gatteschi
Promuovere il buongoverno, combattere l’ampliamento delle discariche e l’export dei rifiuti, recuperare materia ed energia, smontare miti e tabù che hanno impedito, in particolare alle Regioni del Mezzogiorno d’Italia, di uscire dallo stato di perenne emergenza. Valorizzare il vero significato di Economia Circolare e dell’espressione “Zero Waste” coerentemente con gli indirizzi della UE. Gli Amici della Terra stanno raccogliendo le adesioni di cittadini, associazioni, imprese ed amministrazioni per costituire una rete per la buona gestione dei rifiuti. Di seguito, i tre punti della Carta fondativa della Rete Zero Sprechi. 


1. Verso un’economia circolare

“A partire dalla rivoluzione industriale lo sviluppo delle nostre economie è avvenuto all'insegna del "prendi, produci, usa e getta", secondo un modello di crescita lineare fondato sul presupposto che le risorse sono abbondanti, disponibili, accessibili ed eliminabili a basso costo. È opinione sempre più diffusa che questo modello compromette la competitività dell'Europa ed il suo ambiente.

La transizione verso un'economia più circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Utilizzare le risorse in modo più efficiente e garantire la continuità di tale efficienza non solo è possibile, ma può apportare importanti benefici economici”.

 (Così la COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEOdel 2014).

L’obiettivo indicato dall’Europa è Zero Waste, ovvero Zero Sprechi.

 

2.  La gestione del ciclo integrato dei rifiuti

La raccolta differenziata è il primo passo per dar luogo ad un ciclo integrato dei rifiuti urbani: un passo importante perché coinvolge i cittadini in prima persona; un passo necessario ma non sufficiente. Senza la raccolta differenziata il ciclo non parte ma, dopo la raccolta differenziata, bisogna che funzioni un sistema industriale per la trasformazione dei diversi rifiuti separati: le industrie del riciclo che trasformano la materia, gli impianti di compostaggio per la frazione organica e i termovalorizzatori per recuperare l’energia contenuta nella frazione residua non riciclabile. Una buona raccolta differenziata è indispensabile sia per ridurre la quantità di rifiuti da smaltire che per recuperare il massimo possibile di energia contenuta nei rifiuti irrecuperabili che, altrimenti, andrebbe dispersa.

La legislazione europea stabilisce una gerarchia dei rifiuti: prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero, compreso il recupero di energia, e smaltimento. Nessuna di queste fasi può essere ignorata o esclusa, pena la non chiusura del ciclo, il disservizio, il danno ambientale, l’esportazione irresponsabile dei rifiuti con grave danno economico e di civiltà. Bisogna inoltre considerare che anche in un'economia fortemente circolare permane qualche elemento di linearità con prelievi di risorse vergini (che vanno ridotti al minimo) e produzione di rifiuti irrecuperabili (che vanno smaltiti nel modo più corretto eliminando ogni spreco).

La mancanza di una informazione corretta e responsabile ha spesso portato ad ignorare o a sottovalutare la necessità di ulteriori azioni successive alla raccolta differenziata. In particolare, la immotivata demonizzazione del recupero energetico ha portato, in oltre metà del Paese, ad un ritardo strutturale nella dotazione di impianti necessari e, di conseguenza, ad una costosa e iniqua pratica di esportazione dei rifiuti e al mantenimento di un ruolo abnorme delle discariche.

Proprio dalle esperienze dirette deriva l’esigenza di amministrazioni e cittadini di reperire informazioni ambientali corrette ed esaurienti e di adottare nuove politiche basate su un approccio scientifico e razionale.

 

3.  La rete “Zero Sprechi, per un’Economia Circolare”

Occorre una rete per scambiare informazioni, promuovere buone pratiche, avviare percorsi e iniziative comuni, costruire la consapevolezza che la questione rifiuti non può essere affrontata con demagogia. Una rete indispensabile alle comunità che non vogliono sfuggire alle proprie responsabilità e che sentono il bisogno di una maggior coesione nazionale.

Obiettivi degli aderenti alla Rete Zero Sprechi sono i seguenti:

  • Valorizzare e mettere in rete il lavoro degli enti scientifici, delle amministrazioni, delle imprese che possano far avanzare l’economia circolare;
  • Valorizzare l’impegno dei cittadini e delle associazioni per la riduzione e la differenziazione dei rifiuti nel quadro di una società consapevole e attenta alla gestione dei rifiuti e al decoro di città e campagna;
  • Sviluppare strumenti ed iniziative d’informazione sul tema dei rifiuti basati su un approccio di carattere tecnico-scientifico e non ideologico e indirizzati ai valori della responsabilità, della partecipazione e della coesione delle comunità.
  • Riconoscere la gerarchia degli interventi da applicare al ciclo dei rifiuti (prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero energetico, smaltimento) e metterlo in pratica per intero senza tralasciarne strumentalmente alcun passaggio;
  • Mettere in atto ogni iniziativa per debellare la pratica dell’esportazione dei rifiuti e del ricorso indiscriminato alla discarica.

 

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