Per superare lo stallo nel rapporto tra politica, cittadini e portatori di interesse, l’autore propone un metodo di lavoro che deriva dall’analisi dei diversi snodi critici dei processi decisionali e dei flussi informativi connessi, all’epoca di Internet.
Le «avverse condizioni meteo» sono diventate nel tempo una locuzione standard del linguaggio ferroviario: «ci scusiamo per il disagio, per il ritardo, per la cancellazione... dovuti ad avverse condizioni meteo». In queste ultime settimane di neve, gelo e piogge di marzo risuonavano come un mantra nelle stazioni di mezza Italia. E la stazione di Roma Termini, come sappiamo, è stata il tempio principale di questo culto. Eppure chi viaggia quotidianamente sa che le condizioni avverse non sono tanto quelle create da episodiche e stagionali bufere o dal caldo torrido. Avverse, in generale, sono di norma le condizioni di viaggio per chi sceglie il treno.
I migranti economici sono l’aspetto quantitativamente più rilevante e durevole di un fenomeno migratorio epocale. L’unica strategia di lungo periodo per mitigarlo è cercare di accelerare lo sviluppo economico dei meno avanzati tra i Paesi in Via di Sviluppo. Il buon successo complessivo delle MDGs - Millennium Development Goals dimostra che non si tratta di una sfida impossibile e che a tal fine l’APS - Assistenza Pubblica allo Sviluppo può dare il suo contributo. Ma perché possa farlo con efficacia è indispensabile aumentarne il volume, snellirne le strutture e aggiornarne gli strumenti.
I robot avranno successo, nel lungo termine e a seguito di un cambio di paradigma economico e sociale. Ripercorreranno il cammino dell’elettricità, un secolo dopo. Come già l’elettricità, hanno dovuto attendere per cinquant’anni. Ma se saranno nel breve termine lasciati in pasto ai mercati finanziari rischieranno di produrre una bolla dai costi industriali e soprattutto sociali devastanti. Occorre vigilare su questo. Poi però guardiamo anche, per una volta con fiducia, al post-capitalismo automatizzato venturo remoto.
Il confronto delle scorse settimane fra la giunta capitolina e l’Associazione Sportiva Roma Spa hanno portato la Società Italiana di Geologia Ambientale, Sigea, a manifestare e condividere pubblicamente alcune riflessioni sulla pericolosità idrogeologica dell’ubicazione dello stadio e delle opere annesse nel sito di Tor di Valle. I rappresentanti Sigea tengono a precisare che, se ci fosse un referendum a supporto dello stadio, voterebbero SI; ma nello stesso tempo non ritengono corretta la procedura di sottoporre al giudizio dei cittadini e al loro coinvolgimento emotivo alcune scelte relative all’ubicazione di infrastrutture importanti. Scelte strategiche che - in un paese fragile - si devono basare su principi urbanistici, paesaggistici, di mobilità sostenibile e sulla assoluta assenza di pericolosità idrogeologica.
Chi l’ha detto che un panorama di grattacieli sia, ovunque e comunque desiderabile? I grattacieli nulla aggiungono a Roma e, anzi, molto potrebbero toglierle malamente e per sempre. Tanto più se introdotti surrettiziamente, da operazioni privatistiche inventate su aree preziose all’ambiente ed al fiume, oggi da intendersi quale infrastruttura verde a fondamento di una città che cerca equilibrio tra i suoi troppi pieni ed i suoi vuoti. Dall’ultimo numero del Bollettino di Italia Nostra riprendiamo l’articolo con cui lo storico esponente di Italia Nostra spiega i motivi del No al progetto di Stadio della Roma
Ascolta i canti delle principali specie di uccelli presenti nelle "Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della foce del Fiume Crati" gestite dagli Amici della Terra.
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