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RECENSIONE

Italiani Poca Gente

Scritto il .

di: Antonio Golini con Marco Valerio Lo Prete, prefazione di Piero Angela.
Recensione di Rosa Filippini


Siamo stati inondati di polemiche sulla conferenza internazionale sulla famiglia e sui contrapposti cortei di Verona per almeno 20 giorni. Giustamente, credo, il tema è stato utilizzato dai partiti per rivendicare le diverse visioni di società e i diversi modelli di famiglia, con un occhio al consolidamento degli elettorati di riferimento.

Finita la sbornia di risse in tv, tuttavia, vorremmo consigliare la lettura di un libro che non utilizza/strumentalizza la famiglia ma parla - anzi fa parlare i dati - di demografia e del caso italiano come emblematico della condizione di bassa natalità fra i paesi industrializzati.

Il nostro Paese infatti è stato il primo nel quale il numero delle morti ha superato quello delle nascite e il primo ad invecchiare tanto rapidamente da vedere sconvolti gli equilibri della propria popolazione. Al punto da rappresentare un caso studiato in tutto il mondo.

Il calo demografico sta provocando un mutamento profondo non meno preoccupante dell’espansione delle popolazioni che per tanti anni ha costituito l’incubo del pianeta sovraffolato e della conseguente scarsità di risorse naturali. A differenza dell’espansione, il calo è un fenomeno spesso ignorato con molteplici conseguenze in termini di economia stagnante e welfare a rischio di collasso, instabilità politica e irrilevanza internazionale, conflitti generazionali e migrazioni epocali e con effetti ancora da considerare in termini di percezione stessa dei problemi.

Italiani poca gente espone i dati più aggiornati sul fenomeno, ne illustra le cause, chiarisce perché a lungo la demografia è stata argomento tabù in Italia e avanza suggerimenti per superare una situazione in apparenza senza uscita, surclassando con buonsenso ogni polemica di sapore ideologico.

www.luissuniversitypress.it , 221 pagine, 14 euro.

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