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Poveri di Energia
- di: Pippo Ranci, Matteo Leonardi, Laura Susani
- Recensione di Carlo Ottavi
La lettura del libro “Poveri d’energia” di Pippo Ranci, Matteo Leonardi e Laura Susani raggiunge un duplice obiettivo: da un lato squarciare il velo sullo scenario raffigurante la carenza di energia che affligge miliardi di persone al mondo mostrando ed esaminando le conseguenze e i rimedi della realtà indagata, dall’altro lato fornendo, per ogni situazione specifica,abbondanza di particolari, dati ed informazioni, tutti desunti da una ricca bibliografia sempre citata.
Il tema della carenza di energia viene esaminato da due punti di vista: la mancanza di elettricità, che affligge 1.1 miliardi di persone (16% su una popolazione totale del pianeta di circa 7 miliardi di abitanti), e l’impossibilità di cucinare in maniera che non comprometta la salute (cleancooking) che invece tormenta 2.9 miliardi di persone (addirittura il 38%). Ovviamente i due dati non sono sommabili in quanto molte persone fanno parte di entrambi gli insiemi.
Il libro evidenzia anche una corrispondenza molto stretta, quasi biunivoca, tra l’estrema povertà (reddito inferiore a 1.5 dollari /giorno pro capite) e la carenza energetica nelle forme testé accennate, arrivando a ipotizzare un nesso di causa-effetto tra i due fenomeni, cosa ampiamente condivisibile.
Non avere elettricità significa poter leggere, o studiare, solo durante il giorno o alla luce di qualche malsana fonte di illuminazione, comunque precaria; non poter conservare i cibi, problema fondamentale nei paesi ad economia agricola e spesso afflitti da climi aridi e temperature altissime; non poter azionare una semplice pompa idraulica; non avere la possibilità di far funzionare apparecchiature mediche o di ricaricare un cellulare (problematica fondamentale in luoghi privi di reti telefoniche fisse e con distanze grandissime da percorrere a piedi), e così via.
Il problema del cleancooking è altrettanto grave e forse più urgente.
Infatti cucinare o scaldarsi bruciando legna, spesso verde, carbone di pessima qualità, gas o Kerosene o addirittura gasolio in stufe o fornelli di dubbia efficienza, in ambienti angusti e, non di rado, con la porta come unica apertura, significa avere abitazioni fumose e malsane, anche perché in genere costituite da un solo locale (ove si cucina, si mangia, ci si riscalda e si dorme): tutti questi fattori causano tubercolosi e malattie a carico dell’apparato cardiorespiratorio negli individui maggiormente esposti a questo rischio, ovvero donne e bambini.
Preziosi, per approfondire tutte queste problematiche, i ben trentuno “quadri” che via via puntualizzano ed esemplificano quanto contenuto nel testo, le undici figure e le cinque tabelle.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i costi dei progetti per affrontare molti di questi problemi non sono esorbitanti, in considerazione della loro importanza e i tempi di attuazione nemmeno lunghissimi vista l’urgenza di adottare soluzioni valide: l’accesso all’energia è conditio sine qua non per togliere più di in terzo della popolazione mondiale dalla condizione di povertà estrema.