Tags: Amici della Terra, Energia, Efficienza energetica

OTTAVA CONFERENZA NAZIONALE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

#primalefficienza

di: Monica Tommasi, Presidente degli Amici della Terra
L’ottava Conferenza Nazionale per l’Efficienza Energetica  che si è tenuta il 21 e 22 novembre a Roma (tutti gli atti sono disponibili a questo link), nella cornice di Palazzo Rospigliosi, è stata, quest’anno, particolarmente densa di contenuti con le sue quattro sessioni dedicate rispettivamente all’efficacia delle politiche energetico – climatiche sul piano interno e su quello internazionale, all’integrazione degli strumenti di promozione dell’efficienza energetica con quelli di messa in sicurezza sismica, alla promozione degli usi efficienti del vettore elettrico.


Abbiamo deciso che il titolo della ottava Conferenza, anzi l’hastag #primalefficienza, diventerà il nuovo nome della nostra campagna per l’efficienza energetica.

All’ hastag abbiamo associato l’immagine grafica della linea retta contrapposta ad una linea contorta: dopo tanti anni, è la più semplice che abbiamo trovato per illustrare un concetto complesso come quello dell’efficienza. Intende significare che, nell’uso delle risorse, c’è una strada diretta che bisogna percorrere, invece di strade inutilmente lunghe e costose, che è quella di usare razionalmente l'energia, prima ancora di generarne di nuova.

Immagine e parola chiave, per gli Amici della Terra, racchiudono e sintetizzano molti contenuti che abbiamo declinato nel corso di questi anni:

- Già l’hastag simboleggia bene la campagna perchè ha il significato di aggregare idee, persone e iniziative. Il nostro scopo, come associazione, è quello di influire sulla cultura delle persone e sulle scelte dei decisori. La campagna è lo strumento che abbiamo individuato non solo per affermare un’idea, ma anche per condividerla, valorizzando esperienze, raccogliendo contributi, individuando obiettivi intermedi, mettendo in comunicazione soggetti diversi. Tutto ciò che serve, cioè, alla definizione di una strategia politica.

- L’efficienza energetica viene prima perché è più razionale eliminare gli sprechi e non disperdere l’energia nei processi di produzione e consumo. E’ più ragionevole ed economico gestire il lato della domanda di energia piuttosto che il lato dell’offerta.

- L’efficienza energetica è più efficace per perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale nell'ottica di contenere i costi, rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti e incrementare crescita economica e occupazionale del paese.

- Gli strumenti di promozione dell’efficienza energetica sono i più vantaggiosi in termini di costo-efficacia dei risultati rispetto ad ogni altro meccanismo di incentivazione messo in campo dalle politiche climatiche europee.

- L’efficienza energetica deve venire prima perché aiuta l’economia, mette in moto l'innovazione tecnologica di prodotti e di processi, mobilita forza lavoro qualificata e progettazione complessa. Non a caso, in questa ottava conferenza abbiamo coinvolto anche progettisti fra cui architetti e ingegneri, anche attraverso organismi rappresentativi delle professioni.

- L'efficienza energetica rappresenta, da almeno 40 anni, un'eccellenza italiana. Spesso gli italiani non ne sono consapevoli. Occorre dare atto al Presidente del Consiglio di aver dato una scossa utile alla consapevolezza nazionale, cosa che aiuterà i nostri rappresentanti sui tavoli internazionali a negoziare misure utili anche alla nostra economia o già sperimentate con successo.

#primalefficienza serve soprattutto a ricordare alla politica e alle Istituzioni i propri stessi impegni. La Strategia Energetica Nazionale del 2013 dichiarava solennemente che l’efficienza è una priorità ma, poi, le azioni e le risorse sono state ancora prevalentemente dedicate ad accrescere un parco di fonti rinnovabili elettriche spesso discutibili per i loro impatti ambientali, un parco di impianti la cui produzione (in gran parte intermittente) pagheremo ancora per lungo tempo, anche se, nel frattempo, sono già diventati obsoleti. Finora, si è detto che queste misure erano indispensabili per raggiungere gli obiettivi europei. Adesso, non è più così. La Commissione Europea non prevede più obiettivi vincolanti per ogni paese membro per le fonti rinnovabili e, quindi, si apre l’opportunità di scegliere gli obiettivi su cui concentrare le residue risorse scarse. Dunque, prima l’efficienza. Ora non ci sono più scuse, ora si può e si deve fare efficienza.

L’ottava Conferenza ha ampliato il dibattito all’efficacia di tutti gli strumenti messi in campo per attuare le politiche energetico climatiche dell’Unione europea.

Il primo è il sistema ETS. Se n’è discussa l’efficacia in relazione alle emissioni dannose per il clima globale, che non sarebbero diminuite ma semplicemente delocalizzate dai paesi europei ai cosiddetti paradisi emissivi. Come Amici della Terra non crediamo che gli aggiustamenti messi in campo dall’Europa o tentati da singoli paesi membri riusciranno a modificare realmente la situazione. Per questo abbiamo proposto l'introduzione di uno strumento di fiscalità ambientale che abbiamo chiamato ImEA, acronimo di Imposta sulle Emissioni Aggiunte. Anche quest'anno, abbiamo chiamato Agime Gerbeti, che ne ha ideato il meccanismo, ad illustrarla e ad approfondirne i problemi di applicazione. E' una proposta di cui è stato già investito il Parlamento attraverso una mozione depositata dal senatore Francesco Scalia presso la Commissione Industria del Senato. Siamo consapevoli tuttavia della pluralità di punti di vista su questo argomento. Per questo il dibattito ha coinvolto anche gli interlocutori che sono fortemente motivati a sostenere il sistema ETS e le sue possibili correzioni. Siamo certi di aver aiutato a chiarire i termini di un confronto che si porrà certamente, nel prossimo futuro, anche nelle sedi istituzionali.

Per la prima volta quest’anno, anche a seguito del rilievo assunto dalla COP 21 e dei suoi seguiti, abbiamo invitato alcuni autorevoli interlocutori a discutere dell’efficacia del negoziato internazionale. Siamo lieti di aver ottenuto la partecipazione di rappresentanti dell’Unep e dell’Agenzia per la cooperazione e lo sviluppo e il patrocinio del Ministero degli Esteri, con la presenza del ministro plenipotenziario Mario Cospito, Coordinatore Energia del Ministero degli Affari Esteri. Il professor Pistella, nella sua relazione alla seconda sessione della Conferenza ha osservato che le crisi politiche con risvolti bellici, le difficoltà economiche e sociali a cominciare da quelle africane , le migrazioni e perfino il terrorismo sono fenomeni inestricabilmente connessi che non ha senso affrontare separatamente. In questo senso, lo sforzo per arginare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici non può essere disgiunto da quello per garantire un equo accesso all'energia per i  Paesi poveri e nei paesi emergenti.

Anche in questa occasione abbiamo affrontato il problema degli strumenti di promozione dell'efficienza energetica. Ne abbiamo parlato tutto l’anno anche in forte polemica con il Governo e il GSE che, a nostro parere, hanno adottato una restrizione dei criteri per la concessione dei Certificati bianchi che rischia di provocare il collasso dello strumento. Con la terza sessione della Conferenza, invece, abbiamo voluto cominciare a ragionare in positivo sull’integrazione della promozione dell’efficienza con la messa in sicurezza sismica nel Piano Casa Italia che, al momento, è ancora un'intuizione annunciata dal Presidente del Consiglio e che, ci auguriamo, rivesta presto i contorni di un Piano pluriennale al centro delle politiche di ammodernamento del Paese. Un piano di prevenzione e di conservazione che rappresenta la vera grande opera pubblica dell'Italia, particolarmente impegnativo perché abitazioni e luoghi di vita e di lavoro, nel nostro paese, coincidono spesso col patrimonio storico, culturale e paesaggistico. La sessione è stata aperta da una importante relazione di Carlo Doglioni, nuovo presidente dell’INGV, sulla conoscenza della pericolosità sismica delle diverse zone del nostro paese, una base indispensabile per la scelta delle politiche da mettere in campo.

Questo approccio non è una novità per gli Amici della Terra: non a caso la sessione è stata dedicata alla memoria di Mario Signorino, fondatore e a lungo presidente degli Amici della Terra, venuto a mancare a ferragosto di quest’anno, che negli ultimi 15 anni di vita aveva elaborato le premesse politico culturali per far penetrare l’idea di un grande programma di prevenzione in un paese, ormai esperto nelle operazioni di protezione civile e di soccorso dopo i disastri, ma ancora assai refrattario nell’affrontare razionalmente l’idea che i disastri naturali si ripeteranno ancora.

L’Italia ha il dovere di conservare e mettere in sicurezza il patrimonio storico e culturale. Sarà ricostruita la cattedrale di San Benedetto patrono d'Europa ma, in ogni angolo, questo paese ha delle opere che sono uniche e che sarebbe il caso di mettere in sicurezza prima che crollino.

Infine, la Conferenza è stata anche quest’anno un grande momento di dibattito, di scambio e di conoscenza sulle novità e le esperienze degli operatori del mondo dell’energia. In particolare la quarta sessione si è soffermata sugli usi efficienti del vettore elettrico e sulle nuove opportunità per il ruolo dei consumatori rappresentate dallo smart metering, attraverso i dispositivi utente come devices e app in sinergia con gli strumenti di smart home.

L'obiettivo è rendere i cittadini protagonisti attivi (smart citizen) affinché conseguano i propri obiettivi economici e di qualità del servizio e, allo stesso tempo, contribuiscano agli obiettivi prioritari dell’intervento pubblico, come il miglioramento dell’efficienza energetica, quello della qualità ambientale e la promozione della concorrenza.

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