Tags: Nucleare, Giappone

IL GIAPPONE SENZA ENERGIA NUCLEARE

L’ultimo reattore

di: Roberto Mezzanotte
La situazione energetica giapponese sta diventando decisamente complessa. Con lo spegnimento del reattore n. 3 della centrale di Tomari, nell’isola di Hokkaido, avvenuto lo scorso 5 maggio per consentire lo svolgimento di verifiche periodiche programmate, la produzione di energia da fonte nucleare si è del tutto azzerata.


Quel reattore era infatti l’unico ancora in funzione nel paese. Le fonti di informazione ricordano che, da quando esistono le centrali nucleari, un precedente di chiusura contemporanea di tutti gli impianti si era avuto unicamente nei cinque giorni compresi tra il 30 aprile e il 4 maggio 1970, quando in Giappone esistevano però solo due reattori.

Prima dell’incidente di Fukushima, i reattori in esercizio in tutto il paese erano diventati 54 ed assicuravano poco meno di un terzo del fabbisogno di energia elettrica, mentre i programmi governativi puntavano a spingere questa quota verso il 50% entro il 2030. L’incidente aveva tuttavia determinato un mutamento di rotta ed il governo allora in carica aveva dichiarato, quale obiettivo, la progressiva riduzione della dipendenza del Giappone dal nucleare.

Di fatto, nel clima post-Fukushima, i reattori che nel corso dei mesi successivi sono stati spenti per soste programmate non sono più stati riavviati e potranno esserlo solo a seguito degli esiti positivi di “stress test” richiesti dal governo, test che, in una prima fase, dimostrino almeno la resistenza ai più gravosi eventi sismici e di tsunami.

Il reattore n. 3 di Tomari, il più recente tra i reattori giapponesi, entrato in funzione nel dicembre 2009, al momento dell’incidente di Fukushima si trovava già in una fase di riavviamento dopo una sosta programmata. Al termine di quella fase – di fatto una sorta di nuovo, breve collaudo - avrebbe dovuto ricevere dal governo centrale l’autorizzazione a riprendere il vero e proprio esercizio commerciale. Nel caso del reattore di Tomari si trattava di un atto di natura essenzialmente formale, dal momento che, nella sostanza, l’impianto lo avrebbe comunque ricevuto quando aveva già raggiunto la piena potenza e stava funzionando a regime. Tuttavia, quando normalmente sarebbe stato sufficiente un mese, l’autorizzazione è stata rilasciata solo dopo cinque mesi dal riavviamento, nell’agosto 2011, e solo dopo che le autorità locali avevano espresso il loro parere favorevole.

Il parere delle autorità locali non è previsto dalle procedure, ma è ormai da considerare, dopo il precedente di Tomari, una prassi ineliminabile per autorizzare la riaccensione dei reattori, anche perché così si è espresso il governo, assumendo in tal senso un preciso impegno politico. Il punto è che le autorità locali e la stessa popolazione non sembrano più nutrire nei confronti del nucleare la fiducia di un tempo e non sarebbe quindi sorprendente il sorgere di una controversia sulla ripartenza di ogni singolo impianto. Un primo banco di prova è ora rappresentato dalle unità 3 e 4 della centrale di Ohi: le autorità di Tokyo hanno giudicato adeguati gli stress test svolti, ma al momento il governo locale si oppone alla riaccensione dei due reattori.

Al Ministero dell’industria vi è preoccupazione per la copertura dei consumi estivi: si sostiene che con tutte le centrali nucleari spente non sarebbe possibile neppure gestire un piano di sospensioni a rotazione delle forniture di energia elettrica.

Stampa Email

Commenta e Condividi

 Focus: Dibattito sui Certificati Bianchi

  • Così il Mercato Facilita l’Efficienza Energetica

    di: Massimo Tavoni*
    Nell’ambito del dibattito sul rilancio e la riforma dei Certificati Bianchi, ripubblichiamo un interessante intervento apparso su Lavoce.info del 3 marzo scorso. L’efficienza energetica industriale è uno dei pilastri delle politiche italiane ed europee. Meccanismi di mercato come i certificati bianchi permettono di risparmiare energia a costi ridotti..

    Leggi

  • La Coperta Corta degli Incentivi e gli Effetti Lunghi dell’Efficienza

    di: Nino Di Franco
    Cosa si dovrebbe fare per catturare il potenziale di risparmio in edilizia? Dal 2021 si potranno costruire solo edifici NZEB, quindi a risparmio quasi totale. Resta il parco esistente. Cosa fare, oltre tutto quello che già è previsto (detrazioni 65%, 90% per le facciate, conto termico, ecc.)?

    Leggi

  • Ridurre l'Inquinamento Urbano? Più Efficacia con le Aste

    di: ERmetici & SFidanti
    I collaboratori dell’Astrolabio Ermetici e Sfidanti che, negli ultimi mesi, hanno aperto un dibattito vivace fra gli estimatori dei Certificati Bianchi, tornano alla carica con la loro proposta di introdurre le aste nel meccanismo per l’assegnazione dei TEE. Questa volta, simulano l’applicazione della loro proposta ai fondi stanziati dalle Regioni…

    Leggi

  • Chi ha Ucciso i Certificati Bianchi

    di: Nino Di Franco
    Prosegue il dibattito sul salvataggio/rilancio dei Certificati Bianchi aperto prima e durante la XI Conferenza per l’efficienza energetica. L’autore osserva che la tematica può essere divisa in due: da una parte tutto ciò che riguarda la disponibilità e negoziabilità dei titoli, dall’altra la gestione del meccanismo...

    Leggi

  • Meno Burocrazia e Più Trasparenza per il Rilancio dei TEE

    di: Claudio Palmieri
    Il sistema dei TEE, una best practice italiana che ha dato ottimi risultati in termini di costo/efficacia, è da rilanciare e non da affossare perché si tratta della più importante sperimentazione della teoria economica dei permessi negoziabili applicata all’efficienza energetica...

    Leggi

  • TEE, Come Salviamo il Meccanismo?

    di: Dario Di Santo
    FIRE, l’associazione dell’Energy Management, com’è ovvio, sta sul pezzo dei Certificati bianchi e del loro indispensabile rilancio. Dalla loro newsletter, sulla scia del dibattito aperto, proponiamo l’intervento del direttore che ricapitola le critiche e le proposte di FIRE presentate in diverse sedi.

    Leggi

  • Basta Palliativi, per i TEE Servono Ormai Cure Drastiche

    di: ERmetici & SFidanti
    I TEE, Titoli di Efficienza Energetica o Certificati Bianchi, ideati in Italia per promuovere interventi di efficientamento energetico, soprattutto nel settore industriale, si sono guadagnati, anche a livello internazionale, la fama di essere uno degli strumenti più costo-efficaci. Da qualche anno però, a seguito di numerosi rimaneggiamenti, il meccanismo...

    Leggi

  • Rilanciare i TEE, l’Efficienza Made in Italy

    di: Stefano Venier
    Dieci anni di storia di un modello innovativo dei permessi negoziabili: i certificati bianchi rappresentano uno strumento economico ed efficace per gli obiettivi 2030 di efficienza energetica nel Piano Energia e Clima dell’Italia.

    Leggi

 Immaginando

L'Astrolabio

progetto editoriale di
Amici della Terra

l'Astrolabio © 2015
ISSN 2421-2474

Periodico di informazione sull’energia, l’ambiente e le risorse
Testata registrata presso il Tribunale di Roma
Aut. Trib. di Roma del 22/04/1996 n. 189

Direttore Responsabile:
Aurelio Candido

Redazione e Amministrazione:
Via Ippolito Nievo 62 -
00153 Roma - Tel. 06.6868289
06.6875308

Amici della Terra

Seguici