Il sistema di scambio di quote di emissione europeo, ETS, non è stato – almeno sino ad oggi – all’altezza delle aspettative. Tale inadeguatezza è imputata, anche dalla Strategia energetica Nazionale, al prezzo troppo basso delle quote di emissione, tale da non incentivare investimenti in tecnologie low-carbon. La stesura definitiva della SEN rinuncia però a perseguire nuove strade di carbon pricing.
Questo articolo già pubblicato dal mensile Nuova Energia si sofferma sulla diffusa convinzione che sia conveniente già ora al sistema paese per il consumatore domestico esercitare i propri diritti di scelta e diventare un cosiddetto prosumer, produttore e consumatore in proprio dell’energia che utilizza, ma anche fornitore al sistema elettrico; un sistema al quale conviene comunque “rimanere attaccato” per riserva/sicurezza di approvvigionamento.
La nuova direttiva sul mercato del carbonio, l’Emissions Trading Scheme, nel periodo 2020-2030, prevede ancora assegnazioni di quote di emissione di CO2 a titolo gratuito, come deroga “temporanea”, motivata dal carbon leakage, ma introduce nuovi interessanti parametri di riferimento delle emissioni indirette di CO2 per unità di produzione che potrebbero diventare, in futuro, la base per una comparazione tra prodotti analoghi, venduti sul medesimo mercato europeo, ma prodotti da fabbriche intra ed extra EU.
Lo schema dei Titoli di Efficienza Energetica, TEE, sta attraversando una fase critica, che rischia di portarlo al collasso, nonostante le aspettative di potenziamento e semplificazione contenute nella Strategia Energetica Nazionale, SEN, appena varata. Non si tratta tanto e solo di un problema di prezzo dei certificati bianchi, al centro dell’attenzione mediatica nell’ultimo anno, quanto del venire meno delle condizioni che ne consentono un funzionamento ottimale.
Comincia a emergere la consapevolezza che sui cambiamenti climatici è meglio costruire risposte di adattamento piuttosto che inseguire esclusivamente prospettive irrealizzabili e costose di controllo delle emissioni di carbonio. Lettura critica delle conclusioni raggiunte nella Conferenza sui cambiamenti climatici, COP 21, a distanza di due anni.
Pubblichiamo la trascrizione dell’intervento con cui il rappresentante della IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, ha illustrato il Rapporto sugli Investimenti Energetici Mondiali alla IX Conferenza per l’efficienza energetica. L’IEA fornisce ai decisori dati e analisi ufficiali, affidabili e globali. Dalla sua prima edizione, l’anno scorso, il Rapporto si è accreditato come risorsa indispensabile a coloro che devono delineare il sistema energetico del futuro.
“Si disse, era il 2005, -possiamo arrivare a 5000 MW di eolico-. Poi ne hanno installati 9000. Ed ora la nuova Strategia Energetica Nazionale prevede e impone una produzione doppia di energia elettrica da fonte eolica. L'Italia si carica come Atlante i destini del pianeta. Per esserne alla fine schiacciata. Nuovi territori saranno colonizzati dalle Torri Eoliche”. Il presidente di Italia Nostra spiega perché bisogna dire NO all’eolico.
Pur condividendo gli obiettivi generali indicati nella Strategia Energetica Nazionale 2017, Coldiretti, in rappresentanza del ruolo e delle esigenze del settore agro-forestale ritiene che siano stati omessi o non adeguatamente affrontati i profili relativi alle potenzialità energetiche ed ambientali dei settori agro-zootecnico e forestale (in particolare, la filiera bosco-legna-energia e la filiera biogas).
The Economist rivela un problema serio passato sotto silenzio nell’ultima Conferenza delle parti sui Cambiamenti Climatici, svoltasi a Bonn lo scorso novembre. Secondo i modelli previsionali dell’IPCC, ridurre le emissioni di gas a effetto serra non sarebbe più sufficiente a raggiungere gli obiettivi indicati dagli accordi di Parigi.
di: Massimo Tavoni* Nell’ambito del dibattito sul rilancio e la riforma dei Certificati Bianchi, ripubblichiamo un interessante intervento apparso su Lavoce.info del 3 marzo scorso. L’efficienza energetica industriale è uno dei pilastri delle politiche italiane ed europee. Meccanismi di mercato come i certificati bianchi permettono di risparmiare energia a costi ridotti..
di: Nino Di Franco Cosa si dovrebbe fare per catturare il potenziale di risparmio in edilizia? Dal 2021 si potranno costruire solo edifici NZEB, quindi a risparmio quasi totale. Resta il parco esistente. Cosa fare, oltre tutto quello che già è previsto (detrazioni 65%, 90% per le facciate, conto termico, ecc.)?
di: ERmetici & SFidanti I collaboratori dell’Astrolabio Ermetici e Sfidanti che, negli ultimi mesi, hanno aperto un dibattito vivace fra gli estimatori dei Certificati Bianchi, tornano alla carica con la loro proposta di introdurre le aste nel meccanismo per l’assegnazione dei TEE. Questa volta, simulano l’applicazione della loro proposta ai fondi stanziati dalle Regioni…
di: Nino Di Franco Prosegue il dibattito sul salvataggio/rilancio dei Certificati Bianchi aperto prima e durante la XI Conferenza per l’efficienza energetica. L’autore osserva che la tematica può essere divisa in due: da una parte tutto ciò che riguarda la disponibilità e negoziabilità dei titoli, dall’altra la gestione del meccanismo...
di: Claudio Palmieri Il sistema dei TEE, una best practice italiana che ha dato ottimi risultati in termini di costo/efficacia, è da rilanciare e non da affossare perché si tratta della più importante sperimentazione della teoria economica dei permessi negoziabili applicata all’efficienza energetica...
di: Dario Di Santo FIRE, l’associazione dell’Energy Management, com’è ovvio, sta sul pezzo dei Certificati bianchi e del loro indispensabile rilancio. Dalla loro newsletter, sulla scia del dibattito aperto, proponiamo l’intervento del direttore che ricapitola le critiche e le proposte di FIRE presentate in diverse sedi.
di: ERmetici & SFidanti I TEE, Titoli di Efficienza Energetica o Certificati Bianchi, ideati in Italia per promuovere interventi di efficientamento energetico, soprattutto nel settore industriale, si sono guadagnati, anche a livello internazionale, la fama di essere uno degli strumenti più costo-efficaci. Da qualche anno però, a seguito di numerosi rimaneggiamenti, il meccanismo...
di: Stefano Venier Dieci anni di storia di un modello innovativo dei permessi negoziabili: i certificati bianchi rappresentano uno strumento economico ed efficace per gli obiettivi 2030 di efficienza energetica nel Piano Energia e Clima dell’Italia.
Ascolta i canti delle principali specie di uccelli presenti nelle "Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della foce del Fiume Crati" gestite dagli Amici della Terra.
Periodico di informazione sull’energia, l’ambiente e le risorse Testata registrata presso il Tribunale di Roma Aut. Trib. di Roma del 22/04/1996 n. 189
Direttore Responsabile: Aurelio Candido
Redazione e Amministrazione: Via Ippolito Nievo 62 - 00153 Roma - Tel. 06.6868289 06.6875308